Società

Cosa sono i timbri e a cosa servono

Quando si parla di timbri, si fa riferimento a degli strumenti che permettono di stampare direttamente su carta un ben determinato quantitativo di dati. Secondo la normativa italiana in vigore, non esiste alcun tipo di obbligo nel dotarsi di un timbro, nemmeno quando i soggetti protagonisti sono albi professionali, aziende, enti e società.

Capita spesso e volentieri, però, che venga richiesto l’uso di un timbro in tutti questi casi. Ad esempio, negli albi professionali gli iscritti devono per forza di cose provvedere ad acquistarne uno. Si tratta di un’ulteriore garanzia per controllare la veridicità dei dati che vengono forniti da un singolo professionista piuttosto che da un’azienda.

Comprare un timbro è molto facile, visto che ci si può rivolgere al classico canale fisico, con negozi come le tipografie che realizzano dei bellissimi timbri personalizzati, in cui c’è la possibilità di curare passo dopo passo tutte le fasi di costruzione del timbro, oppure ci si può rivolgere al canale online. In questo secondo caso, le piattaforme a cui rivolgersi sono numerose: tra le altre, quella di Mistertimbri.it è una delle più affidabili e valide, visto che offre agli utenti un gran numero di timbri personalizzati che si adattano praticamente ad ogni esigenza possibile e immaginabile.

La storia dei timbri

I timbri presentano delle origini particolarmente lontane nel tempo: testimonianze storiche, infatti, hanno dimostrato qualcosa di simile veniva usato già oltre diecimila anni or sono. Gli “antenati” dei timbri corrispondono semplicemente ai sigilli, che venivano costruiti in terracotta, in rame, in legno oppure in pietra, ma anche in osso.

I modelli tradizionali, per poter garantire un funzionamento ideale, devono essere immersi nell’inchiostro, tramite un’azione di carattere manuale. Con il passare del tempo, i timbri sono diventati sempre più funzionali e adatti a svolgere determinati scopi: nonostante tutto, comunque, la caratteristica di utilità è rimasta invariata.

Al giorno d’oggi, è il timbro autoinchiostrante quello più utilizzato: i motivi per spiegare tale successo sono svariati, tra cui il fatto di essere molto efficiente e facilissimo da utilizzare. Si tratta di un tipo di timbro che viene realizzato con la presenza di appositi cuscinetti, che si caratterizzano per inchiostrare in via del tutto automatica ogni volta che vengono usati.

Una delle principali caratteristiche dei timbri autoinchiostranti è certamente quella di non dover essere riposti nell’inchiostro, visto che quest’ultimo è presente direttamente al loro interno. Questo aspetto risolve diverse problematiche, tra cui ad esempio il fatto di rischiare di macchiarsi la pelle, vestiti, pavimenti e quant’altro.

Al tempo stesso, i timbri autoinchiostranti presentano un notevole vantaggio, che è correlato con la grandissima semplicità d’uso: tutto merito di un design ergonomico che è stato realizzato per poter essere mantenuto con una sola mano. La timbratura, visto che questi timbri non si devono imprimere nell’inchiostro, può avvenire solo ed esclusivamente con una mano.

L’utilizzo pratico

Non ci sono solo ed esclusivamente i timbri ad impiego professionale, visto che sul mercato un’altra categoria che va per la maggiore è quella relativa ai timbri che vengono chiamati per utilizzo pratico. Si tratta di strumenti che danno una mano a svolgere diverse operazioni connesse alla vita quotidiana, soprattutto di quella in ufficio.

I timbri ad uso pratico tornano decisamente utili per operazioni come l’archiviazione o la numerazione dei documenti. Stesso discorso per lo smistamento della posta, ma i timbri personalizzati (o meno) risultano essere molto importanti anche per la datazione degli assegni e tante altre attività. In effetti, gli ambiti in cui si possono usare i timbri sono i più svariati: pensate, ad esempio, ad un matrimonio, con questi strumenti che possono tornare utili per imprimere un logo o un’immagine sulle partecipazioni e inviti per le nozze.

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