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Finta malattia e lavoratori furbetti: come scoprirli

Forse non tutti sanno quanto sia dannosa la cosiddetta finta malattia per le aziende e non solo, né tanto meno come verificare se c’è o meno un dipendente un po’ furbetto. Ecco allora alcune indicazioni che aiutano a scoprire la finta malattia, dopo aver capito nel dettaglio che cos’è.

Finta malattia: come si definisce

Prima di passare ad analizzare alcuni stratagemmi per scoprire i furbetti del certificato medico, meglio chiarire un punto, cioè come si definisce la finta malattia. Si parla di finta malattia nel momento in cui un dipendente invia il certificato medico al lavoro ma in realtà sta benissimo. Non è finita qui perché il finto malto non se ne sta a casa usa rispettando le fasce orarie, cioè momenti in cui deve effettivamente trovarsi nel suo domicilio, ma se ne va in giro per i fatti suoi, c’è chi fa la spesa, compere e commissioni. Alcuni en approfittano per allungare festività, “ponti” o vacanze. Infine, alcuni svolgono addirittura una seconda attività lavorativa in nero invece che occupare il loro posto di lavoro.

Invece di presentarsi al lavoro come di consueto, fanno tutt’altro ma percepiscono pur sempre una parte del salario giornaliero poiché è prevista un’indennità di malattia. Per poterlo fare, naturalmente, occorre un medico confacente che invii il certificato di malattia al datore di lavoro senza troppo domande e indagini. Scoprire la finta malattia è piuttosto difficile, motivo per cui molti si rivolgono a un valido investigatore privato a Milano dopo che le denunce e le richieste di visite a domicilio da parte del medico del lavoro sono cadute nel vuoto senza risposta.

Finta malattia: quali danni provoca

È giusto saper fin da ora che è importante sapere se tra le file dei lavoratori dipendenti c’è qualche furbetto del certificato medico per diverse ragioni. Anzitutto, il ricorso a tali pratiche è illegale e costituisce un illecito vero e proprio. È una truffa ai danni dello Stato perché il dipendente che se ne va a zonzo invece di andare al lavoro dopo aver mandato il certificato, percepisce ugualmente una parte del suo stipendio grazie all’Inps.

I finti malati sono licenziabili per giusta causa senza potersi appellare. In altre parole, il datore di lavoro può liberarsi di questi pesi morti senza alcun timore. La finta malattia costituisce un problema non solo per le casse statali, ma anche dell’azienda che ha in organico una persona che non è dedita al lavoro e farebbe di tutto per evitare l’ufficio. È una zecca di cui liberarsi il prima possibile!

Il problema non è solo di natura meramente economica ma non solo. La produttività dell’azienda diminuisce quando ci sono certi personaggi che creano non poco malcontento. Infatti, agli altri colleghi tocca sobbarcarsi il lavoro che il dipendente lavorativo non ha svolto durante i suoi giorni di assenza, ritrovandosi con un surplus da portare a termine. Va a finire che c’è un clima teso in ufficio, un certo nervosismo e antipatie che creano difficoltà nel lavoro in team. Un clima negativo può anch’esso contribuire a ridurre la produttività e a perdere dipendenti validi che scappano per colpa della situazione insostenibile.

Come scoprire la falsa malattia: tenere un calendario per verificare le presenze

Il primo sistema per scoprire la finta malattia è tenere un calendario con le presenze. Su un calendario, anche digitale, basta segnare quando i lavoratori sono presenti o meno, se le caselle di malattia e assenze per permessi legge 104, abbondano, meglio fare un controllino. Sul calendario si capisce subito se dietro c’è un piano o meno. Lo schema classico dei furbetti del certificato medico prevede di inviarlo a ridosso di festività, “ponti”, weekend lunghi e ferie per allungare sempre di più il periodo lontano dalla scrivania dell’ufficio. È un sistema molto consiglio anche da un valido investigatore privato a Milano che spesso viene interpellato pe tali questioni in ambito aziendale.

Come scoprire i furbetti del certificato: interpellare i capireparto

È soprattutto nelle grandi aziende che i dipendenti sono piuttosto liberi di fare gli scansafatiche poiché le maglie del controllo sono più ampie. Se ci sono tante divisioni, uffici e reparti è meno probabile che il caso si accorga se una persona manca spesso. Un controllo ai capireparto o capiufficio, potrebbe aiutare a capire dove c’è del malcontento per colpa di un dipendente che se ne sta a casa e obbliga gli altri colleghi a un lavoro extra.

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