Curiosità

Domande e risposte frequenti sulla patente nautica. Tutto quello che devi sapere oggi

Conseguire la patente nautica, che sia presso una scuola o da privatista, è il primo obbligo amministrativo imposto dalla pubblica amministrazione agli aspiranti marinai, timoniere e/o velisti.

Oggigiorno, frequentare il corso della patente è diventato un modo per avvicinarsi al meraviglioso mondo della nautica, per trasformare l’amore e il rispetto per il mare in un lavoro, per navigare in tutta sicurezza anche senza dover necessariamente stare al comando. Ma quali sono le condizioni? Quali sono le tipologie di patenti nautiche? In cosa consiste il programma di studio? In questo articolo affrontiamo questi e altri temi al fine di poter condurre alcuni mezzi di trasporto atti alla navigazione, imbarcazioni o navi da diporto.

Tutti i tipi di patenti nautiche

Secondo il Codice della Nautica, esistono vari tipi di patente a seconda del tipo di nautica che si intende fare e della barca o nave impiegata.

Tre categorie di abilitazione per navigare in libertà

Le tipologie di patente nautica sono le seguenti:

  • Categoria A: per natanti/imbarcazioni da diporto a vela e a motore, patente nautica entro le 12 miglia; per barche a vela e a motore senza limiti dalla costa.
  • Categoria B: per navi da diporto lunghe più di 24 m. E’ necessario possedere da almeno 3 anni la patente vela o motore senza limiti dalla costa.
  • Categoria C: per condurre natanti o imbarcazioni, munite di particolari congegni, da diporto rilasciata a persone affette da particolari patologie obbligate a viaggiare in compagnia di una persona maggiorenne, dotata di una certa padronanza del mezzo e pronta (oltre che qualificata) a salvare vite umane in mare.

Programma di studi: tante nozioni generali, ma spiegate in modo sommario

Relativamente al programma di studio, gli argomenti da trattare sono annessi in 7 gruppi: fisica della navigazione, motore marino, sicurezza marittima, abbordaggio e disciplina della navigazione nelle acque interne, meteorologia nautica, navigazione piana e Codice della Navigazione italiano. Si va dal principio di Archimede alla nomenclatura delle parti dell’imbarcazione (il timone, l’elica propulsiva, il funzionamento e gli effetti di quest’ultima a cui è riservato una sezione a parte giacché acquisiscono una notevole importanza durante l’operazione di ormeggio).

Caratteristiche del motore ed emergency management

Si prosegue con lo studio dei motori navali (a scoppio e diesel).

É cosa saggia trarre vantaggio da questi studi per conoscere i pericoli e i rischi legati a questo mestiere: cosa fare in caso di incendio, se c’è una falla a bordo, cosa fare in caso di rotta di collisione, di incaglio o arenamento. Ma non solo: imparare a utilizzare un estintore, effettuare una chiamata di soccorso, mettere in acqua una zattera, etc.

Probabilmente questa è la parte che più delicata da affrontare, ma è anche vero che chi naviga in mare non può non prendere in esame tali situazioni.

Meteorologia e astronomia nautica

Altro argomento d’esame sono gli elementi basici di meteorologia, gli oggetti utilizzati e il loro utilizzo, la lettura delle carte sinottiche, come interpretare i bollettini e navigare in tutta sicurezza. L’aspirante comandante imparerà a leggere una cartografia nautica, a individuare i cosiddetti “punti notevoli”, avanzi di un naufragio, probabili ostacoli e pericoli per la navigazione via mare e la profondità di quest’ultimo. S’impara inoltre a trovare la Stella Polare, a fraternizzare con nozioni come lo Zenit e l’Equatore e ad avere una conoscenza generica di astronomia nautica. Infine, dal potere rappresentativo del comandante al rispetto delle normative riportate nel Codice della Navigazione.

Modalità per seguire il corso: prova teorica e pratica

La patente nautica è un documento inderogabile per le unità da diporto (ossia l’insieme delle imbarcazioni riservate alle navigazione per fini agonistici o dilettevoli), no-profit, superiori a 10 m, fino a 24 m di lunghezza, e per ogni unità con un motore avente più di 30 kw.

Tale documento viene rilasciato dagli uffici provinciali della motorizzazione civile e dei trasporti solo per le patenti entro 12 miglia, e dalla Guardia costiera che, contrariamente ai primi 2 enti, può rilasciare tutte le abilitazioni, a patto che l’aspirante comandante superi l’esame. Le modalità per il conseguimento della patente nautica, seguono l’esempio della classica patente automobilistica, con un primo test teorico a seguire un esame pratico. Sul sito web del Corpo delle Capitanerie di Porto è possibile scaricare tutte le schede d’esame e le rispettive risposte.

L’esame pratico, invece, cambia a seconda del tipo di autorità a cui si mira. Per quanto riguarda le unità di controllo motore, è prevista la cosiddetta “manovra di Williamson” e dei suggerimenti per effettuare delle manovre di ormeggio e disormeggio. L’esame pratico per le barche a vela è molto difficile, include manovre correnti, regolazioni e riduzioni delle vele, per non parlare poi del recupero di un uomo caduto in mare durante la navigazione.

Chi ha conseguito la patente vela, può pilotare anche motoscafi ma non viceversa. In tal caso il Legislatore, ai fini dell’applicazione delle norme, ha voluto dare un chiaro avvertimento considerando la patente vela più completa.

Scuola di vela – Vivere La Vela S.S.D.

Vivere La Vela è una scuola di vela e nautica nata a Milano nel lontano 1983, che oggi vanta l’esperienza di un team formato da più di 50 istruttori altamente qualificati e di due basi nautiche: una a Marina di Fezzano (SP) e l’altra a Domaso (CO). Tale struttura è iscritta alla Federazione Italiana Vela (FID) e all’Unione Italiana Sport Per tutti (UISP).

Inoltre, tiene corsi per il conseguimento di tutte le tipologie di patenti nautiche, gite in barca, crociere (in occasione di ponti, vacanze estive o semplicemente per istruire gli aspiranti velisti), regate (al lago o al mare), eventi (raduni VLV), noleggi, etc.

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