Salute

Analisi del sangue digiuno: quando sono importanti

Analisi del sangue-digiuno: davvero un binomio importante da tenere in considerazione, quando si vuole verificare lo stato di salute di un paziente. In ogni caso non è soltanto il digiuno che entra in gioco tra i fattori importanti da tenere presenti quando ci si sottopone agli esami del sangue.

Gli esperti chiariscono che è opportuno tenere conto anche dello stato di stress, dell’abitudine a fumare, dell’eventuale attività sportiva che si pratica e dell’assunzione di farmaci. Ecco quindi che analisi del sangue-digiuno non è soltanto una regola da tenere presente in maniera fondamentale, ma un elemento importante da considerare nell’ambito di un contesto più ampio che permetta di restituire risultati importanti anche a scopo diagnostico.

La misurazione della glicemia

Quando si tratta di misurare la glicemia, è davvero opportuno presentarsi a digiuno per effettuare le analisi del sangue. È bene andare di mattina presto, dopo che si è digiunato almeno da 8 ore. Lo stesso discorso vale quando si vuole effettuare la misurazione del dosaggio dell’insulina, per le persone in cui si sospetta una patologia come il diabete, oppure quando ci si deve sottoporre al dosaggio del peptide C, che è un altro marcatore in grado di risultare molto sensibile alle variazioni degli zuccheri nel sangue.

In ogni caso teniamo conto di altri ormoni molto importanti che possono influire, come per esempio l’adrenalina, la noradrenalina, la prolattina e il cortisolo. Sono tutti ormoni connessi allo stato di stress. Proprio per questo motivo anche le linee guida internazionali presuppongono che il sangue per le analisi venga prelevato in un ambiente confortevole e che metta a proprio agio il paziente.

La misurazione del colesterolo e dei trigliceridi

Per quanto riguarda invece l’esame per il colesterolo e dei trigliceridi, non servirebbe digiunare prima di effettuare le analisi del sangue. Quindi il mito del digiuno può essere considerato non del tutto corretto, se prendiamo in considerazione gli studi scientifici che fanno luce sull’argomento.

Ad esempio una ricerca che ha coinvolto più di 300 mila persone fra Danimarca, Stati Uniti e Canada ha dimostrato che le misurazioni dei trigliceridi e del colesterolo dopo i pasti possono essere affidabili al pari di quelle che si effettuano a stomaco vuoto.

Alcuni Stati si sono adeguati negli ultimi anni a questa regola. Per esempio la Danimarca dal 2009 ha deciso di introdurre l’opportunità di fare gli esami a qualsiasi ora del giorno, senza tenere conto del consumo dei pasti. Secondo gli esperti potrebbe essere la direzione giusta per spingere i pazienti a ricorrere al monitoraggio del loro stato di salute in maniera più frequente.

Infatti senza tenere conto del principio delle analisi del sangue-digiuno, i pazienti hanno la possibilità di effettuare i test negli orari che preferiscono, tenendo conto per esempio delle loro esigenze di lavoro. In sostanza una maggiore comodità che può contare soluzioni positive, evitando disagi.

Questo cambio di rotta, secondo gli scienziati dell’Università di Copenhagen, potrebbe avere un ruolo importante nel ridurre l’incidenza delle malattie cardiovascolari e della morte prematura.

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