Salute

Alopecia nelle donne: cause e rimedi

La perdita di capelli è un evento che si verifica quasi sempre nella vita di un uomo. C’è chi riesce ad arrivare con buona parte della propria “chioma” fino alla vecchiaia e chi invece comincia a perdere inesorabilmente i capelli già in età giovanile, all’incirca verso i 30 anni, specialmente se c’è predisposizione dal punto di vista genetico. Per gli uomini, quindi, il sopraggiungimento della calvizie – compresa quella “prematura” – viene considerato praticamente inevitabile, e la maggior parte decide di accettare questo destino (anche perché un uomo calvo, per alcune donne, potrebbe risultare addirittura più attraente).

Le cause dell’alopecia femminile

Lo stesso non può ovviamente dirsi per le donne. Quando l’alopecia, a prescindere se localizzata o diffusa, si manifesta nelle persone di sesso femminile viene considerata come un grosso problema, con pesanti ripercussioni non solo dal punto di vista estetico, ma anche in chiave psicologica.

Il fenomeno sta diventando sempre più frequente: basti pensare che l’alopecia colpisce 7 milioni di donne, senza distinzione di età. Tuttavia, non bisogna disperarsi, perché l’alopecia femminile può essere tranquillamente combattuta e soprattutto vinta.

Non appena si nota una forte caduta di capelli si deve subito consultare uno specialista, che saprà individuare il problema e fornire i consigli più adeguati per combattere l’alopecia.

Le cause dell’alopecia femminile possono essere svariate. La perdita di capelli può dipendere da una malattia specifica o da una patologia che riguarda altre zone del corpo ma che ha risentimenti anche sulla chioma, ma anche periodi di forte stress possono portare a fenomeni di alopecia.

Ecco perché è bene affidarsi ad un esperto del settore, che saprà capire il fattore scatenante e riuscirà ad indirizzare il paziente verso la cura migliore.

Tra le cause “patologiche”, va sicuramente citata la alopecia androgenetica femminile, che si manifesta quando gli ormoni androgeni compromettono i bulbi piliferi; inoltre, la caduta di capelli nelle donne può dipendere anche dall’ovaio policistico, dall’ipo/ipertiroidismo o da infezioni di vario tipo al cuoio capelluto, oltre ovviamente al già citato stress.

Una volta compreso cosa porta a sviluppare l’alopecia femminile, bisogna intervenire per arrestare il processo di involuzione dei follicoli e ridare il sorriso alla persona interessata.

Le applicazioni farmacologiche vanno distinte in topiche e sistemiche. Nel primo caso, i farmaci agiscono direttamente sul cuoio capelluto, mentre nel secondo caso si tratta di farmaci da assumere principalmente per via orale.

Occhio anche all’alimentazione

Oltre alla terapia farmacologica, è possibile tentare di risolvere l’alopecia femminile anche apportando delle modifiche all’alimentazione, che può sicuramente influire nel processo.

Ad esempio, è bene aumentare l’assunzione di cibi come la carne di manzo, ma anche quella di pollo: sono alimenti che contengono la taurina, un aminoacido che è in grado di proteggere il bulbo pilifero.

Così come esistono alimenti che possono aiutare a combattere la perdita di capelli nelle donne, vanno evitati altri cibi che invece provocano l’effetto contrario: i salumi e gli insaccati sono da eliminare dalla dieta o comunque da ridurre drasticamente, e lo stesso può dirsi per lo zucchero e le farine raffinate.

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